Cari amici eccoci alla seconda parte sull’Isola Rattanakosin, in questo articolo vi parlerò dei numero templi che a mio avviso meritano di essere visitati.
Per iniziare uno dei templi che merita di essere visitato è il Loha Prasat un templi a tre livelli quadrati sovrapposti, templi di questo genere ne esistono solo tre al mondo, uno in India, uno in Sri Lanka e questo a Bangkok. Posizionato vicino alle vecchia mure difensive dell’isola Rattanakosin e vicino alla Montagna D’oro (Wat Saket) si può raggiungere lungo il canale navigabile dalla fermata Phanfa Bridge. Questo tempio viene soprannominato “castello di metallo” costruito per volontà di Re Rama III ha subito vari restyling nei secoli fino a diventare quello che oggi conosciamo, in cima a questo tempio si trova un’importante reliquia di Buddha e da li è possibile ammirare la zona circostante.

Non distante da Loha Prasat si trova il Wat Suthat Thepwararam, famoso sia perchè di fronte al tempio si trova il Giant Swing che è una specia di “altalena” alta 21 metri dove in passato era protagonista di un specie gioco del palo che aveva in cima un trofeo e i contendenti dovevano salire in cima e lottare per ottenere il bottino che a volte poteva avere rispecchi tragici dovuti alla caduta dei concorrenti.

Ritornando al tempio, costruito durante il regno di Re Rama I, all’interno ha 28 chedi che richiamano alle 28 vite vissute da Buddha, all’interno si trovano numerosi affreschi importanti che raccontano le vite del Buddha.


Altro tempio importante è il Wat Ratchabophit Sathitmahasimaram, questo tempio tra le sue caratteristiche offre un Chedi dorato alto 43 metri, un un giardino circolare intorno alla struttura principale all’interno è ispirata all’architettura italiana in quanto Re Rama V (Chulalongkorn) era affascinato dalla cultura italiana e dalle sue opere architettoniche e grazie a ciò a Bangkok è possibile vedere numerosissime opere italiane. Nel complessorio di questo tempio si trova anche il cimitero reale, qui si trovano le ceneri di alcuni membri della famiglia reale come ad esempio Mahidol Adulyadej che fù il padre di Re Rama VIII e Re Rama IX (il padre del popolo thai), Srinagarindra (madre dei due re sopra citati) ela principessa Galyani Vadhana (sorella maggiore dei due re citati).


Wat Ratchaburana Ratchaworawihan, chiamato anche Wat Liap, in quanto è stato costruito per volere di un mercante cinese di nome Liap, ed è stato costruito durante gli ultimi hanni del periodo Ayutthaya, infatti il nome potrebbe trarre in inganno con l’omonimo tempio di Ayutthaya. All’interno del tempio si trovano degli affreschi di Khrua In Khong che fù un artista vissuto durante il regno di Re Rama IV. Questo tempio si trova vicino al Memorial Bridge e al monumento Re Rama I (opera di Corrado Feroci).


Infine vi parlo di Wat Saket o Montagna d’Oro che non si trova all’interno dell’isola Rattanakosin ma è appena fuori, questo tempio doveva diventare un enorme Chedi, ma alla fine il progetto fù cambiato e divenne un templio su una collina artificiale con in cima un Chedi. Questo tempio raccoglie le ceneri di 60.000 vittime di un’epidemia di peste avvenuta nel diciottesimo secolo. A causa di questo avvenimento intorno a questo tempio ci fù una massiccia presenza di avvoltoi che si cibavano dei caderi. Questo tempio ad oggi offre una vista mozzafiato a 360° di Bangkok e dell’area circostante. Qui si può vedere in lontananza Thonburi, tutta l’isola Rattanakosin con il Palazzo Reale e Wat Pho e le aree più umili vicini al tempio fino a poter vedere i grattacieli di Sukhumvit e Silom. Infine in cima alla Montagna d’oro potete non solo ammirare il panorama di Bangkok o il Chedi al centro del tempio ma anche una delle reliquie di Buddha.





Finisce qui il secondo articolo sull’Isola Rattanakosin. Nei prossimi articoli vi parlerò di hotel e ristoranti presenti in quello che possiamo chiamare il centro storico di Bangkok.
𝑫𝒆𝒏𝒊𝒔 𝒁𝒂𝒏𝒊𝒓𝒂𝒕𝒐.